notte di passione, come direbbe il nostro amico gesù.
mostri e lacrime, incertezze e violenza tra lenzuola pulite, sotto una finestra che non mi appartiene più.
cerco un respiro regolare,
ché di regolare ho poco ultimamente.
reprimo e istigata m'abbandono a rivelare ciò di cui non mi vanto e poi eccomi alla sbarra, ancora una volta sotto accusa per qualcosa che so già essere mio errore.
un cuore in cartongesso con un'anima in metallo. stucco dove serve a coprire titubanze e paure.
sono forse dubbi quelli che ha in valigia? non li possiamo accettare su questa nave, signorina, sporcano ovunque e gli altri passeggeri potrebbero sentirsi turbati dalla loro presenza.
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