Una linea nera
voi e loro
loro e noi
io e voi
tu e noi
niente di niente in un tracciato infinito
l'aldilà e l'aldiquà che si mescolano
rimescolano
nello stomaco e poi su su su che sale e viene via
tutto il dolore, questo dolore folle
questo folle silenzio che grida pazzia
espiantami
una pianta di zafferano cresciuta al buio, radici attorcigliate
radici
pallidi grovigli e steli
vomitami via
tienimi dentro di te
dentro di te come una perla, come un segreto
in un anfiteatro di roccia.
persi
non perdermi, tienimi ancora tra le tue mani
lasciati bere e respirare
non lasciarlo scivolare via
non lasciarlo andare
trattienilo, odialo
sezionalo
sono qui, sporca di me stessa
sotto le unghie macchie di cielo
tra i denti una parola
e le guance sulla tastiera per cercarne ancora