Come mi vedo
dall'esterno
come un pesce che annaspa in cerca d'aria che non può respirare.
Mi sento così piena di me, così ovattata e incerta
da non riuscire a definirmi io stessa.
Mi sento più di quello che mostro e meno di quello che dimostro, un'offuscata maschera immersa in un movimento fasullo.
Nell'eterna mediocrità del non detto straripante di parole inconsistenti.
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